mercoledì 8 gennaio 2020

Sheridan- The sound of silence [NO SPOILER]







Ed eccomi qui con un altro articolo, questa volta con un fumetto tutto italiano: Sheridan- The sound of silence di Valeria “Tenaga” Romanazzi!
Questo fumetto, insieme a tanti altri della stessa autrice, è autoprodotto e “Tenaga Comics” è il nome del brand creato proprio da Valeria. Sul sito “Tenaga Comics” trovate tutte le informazioni che desiderate e anche fumetti da leggere gratuitamente!
Ma ora passiamo alle cosa importanti: Sheridan!
Partiamo col dire che Sheridan va a braccetto con un altro fumetto chiamato “Hunters J” che consiglio caldamente di leggere. In pratica Hunters J è la storia principale e Sheridan è un approfondimento sugli Sheridan, per l’appunto. Gli Sheridan sono creature umanoidi molto particolari che hanno grandi affinità con i lupi. Avrete sicuramente notato un lupo bello grosso in copertina e, beh, anche questi lupi sono molto particolari, a partire dagli occhi a fessura da volpe (NON DA GATTO!) e alle loro dimensioni. Gli stessi Sheridan sono belli alti e longevi! E nonostante siano ritratti con lance o atteggiamenti quasi difensivi, in realtà sono un popolo pacifico che vive in armonia con la natura. Fatto sta che Sheridan affronta e affronterà temi molto cocenti, potremo dire; qualcosa che ha sporcato le coscienze umane per secoli e di cui io stessa mi sono profondamente disgustata quando Valeria ha rivelato, ad esempio, che gli africani erano rinchiusi negli zoo- gli Sheridan infatti vengono chiusi in gabbie e allevati e trattati come bestie . Non lo fa con buonismo ma con schiettezza, senza risparmiarsi in scene crude e sanguinose e non per il puro gusto di farlo. Come in Berserk, anche in Sheridan la violenza è un mezzo di espressione che deve colpire il lettore sbattendogli in faccia la disumanità della razza umana nei riguardi del diverso e tutto in nome di futili velleità (come fama o denaro).
L’unico problema di questo albo è che finisce con un enorme cliffhanger! Oh no, non è una cosa negativa, è una cosa crudele verso noi lettori! E va beh, ci tocca aspettare da bravi bimbi!
Ovviamente queste informazioni sono tutte prese dalle Live che Valeria tiene sul suo canale Twitch e vi raccomando di iscrivervi. Non solo potrete vederla disegnare e colorare in live, ma potrete farle domande sul suo modo di lavorare o anche per chiedere consigli. Io stessa sto imparando molto e faccio tesoro di quanto viene detto. Non si smette mai di imparare, soprattutto da chi ha più esperienza.

Poco fa ho detto che Sheridan va a braccetto con Hunters J, ebbene, il motivo è che questo volume e i successivi si intrecciano con le vicende di HJ senza tuttavia inficiare sulla sua trama in caso di mancata lettura. Potete leggere HJ senza Sheridan, ma leggere quest’ultimo vi aiuterà a capire non solo alcuni personaggi che in HJ potrebbero apparire ma anche i motivi per cui gli Sheridan sono trattati in un certo modo, a contestualizzare insomma. Un po’ come quando si legge il Signore degli Anelli senza il Silmarillion. Leggere quest’ultimo amplia ulteriormente la comprensione dell’universo narrativo tolkeniano e svela anche alcuni retroscena che non hanno trovato posto nella trilogia principale.
Ma come consiglio caldamente il Silmarillion, così consiglio Sheridan. Conoscendo l’immensa mole di lavoro che c’è dietro, vale davvero la pena acquistarlo o leggerlo dal sito (Quando sarà disponibile- ma è inutile dire che io propendo sempre per il supporto monetario XD). Adoro lo stile di disegno, la colorazione e la cura ai dettagli. Ogni volta che guardo una vignetta noto sempre cose nuove sfuggitemi alla lettura precedente. E anche Hunters J non viene risparmiato da questa cura. Insomma, le due opere non possono essere presentate separatamente.

Vi parlo quindi in modo abbastanza rapido anche di Hunters J, così avrete un quadro più completo di questa saga ambientata in un contesto Steam-Western.
Hunters J tratta di una storia di una ragazzina chiamata Jessie (immagine affianco). Questa non sa nulla del suo passato e del tatuaggio particolare che ha sul bracco sinistro.
Il fumetto inizia in medias res, a fatto compiuto. Ovvero, viene data una situazione particolare per poi saltare nel passato per narrare le vicende che hanno portato alla situazione che ci è stata presentata nel primo capitolo. Questa scelta è stata molto coraggiosa in quanto i salti temporali sono una tecnica abbastanza difficile da utilizzare senza creare confusione (la serie Netflix di The Witcher *coff coff*).. Da lettrice non ho avuto alcun fastidio perché il salto temporale è stato sì repentino ma ben visibile, quindi è palese che si sia passati dal presente al passato. L’unico problema è che ovviamente il lettore vive con l’eterna curiosità: perché si è arrivati a quel punto? Come? Quando? COSA? Vogliamo risposte! Ecco, come il cliffhanger in Sheridan, anche qui l’autrice molstra grande crudeltà nei nostri riguardi. Che ingiustizia!  Ovviamente si scherza!

Stando alle informazioni fornite dall’autrice, il fumetto verterà molto sul tema della crescita interiore e della ricerca, vuoi del proprio passato o di se stessi, per migliorarsi o imparare ma non mancheranno scene d’azione e plot twist .
Di questo fumetto in particolare ho sempre ammirato la capacità di Jessie di esprimere i suoi pensieri. Non che gli altri personaggi siano da meno, ma far muovere qualcuno che non parla permettendo al lettore di capire cosa pensa è molto difficile. Jessie può non piacere, però il suo modo di agire è comune a tante altre persone che, come lei, ha vissuto traumi di ogni sorta. Sfido io! Anche io, se fossi in lei, tenterei di staccare la mano a… un secondo, ci ha provato in effetti! Povero Rouge!


Comunque sia, avrete capito che sto amando questa saga. È raro vedere lavori del genere, che sono il risultato di un’attenta ricerca storica (e psicologica), cura nel dettaglio e del colore, oltre che della conoscenza delle regole della narrativa. Non vi parlo nemmeno dei camei, spesso e volentieri diventa una caccia alla citazione! Inutile dire, ovviamente, che tali citazioni servono soprattutto ad alleggerire il mood generale. Ma non sono inserite a caso, così non si uccide il pathos, nel caso in cui ce ne sia.

Dunque, signori, vi lascio con questa citazione che qualsiasi nerd dei viaggi del tempo adorerà e carpirà. Ci vediamo alla prossima con qualcos’altro. Eh, sì. The Witcher by Netflix sarà il tuo turno! Ma prima di trattarlo rileggerò i due romanzi a cui fa riferimento la prima stagione della serie, così non dimenticherò nulla. Sì, sarà una specie di analisi generale sulle differenze e le castronate, perché purtroppo ne hanno fatte.

Vi invito ancora una volta a visitare:
Il sito di Tenaga Comics per leggere anche altri suoi fumetti.
La pagina Facebook di Hunters J per ricevere aggiornamenti e a quella più generale di Tenaga Comics
E non dimenticatevi di Twitch!

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