Questa “guida” ha lo scopo di darvi piccole nozioni su come scrivere una storia almeno accettabile. Premetto che non mi ritengo una scrittrice straordinaria, tutt’altro. Ma sapere le piccole basi è importante per non dare vita ad orrori segnalati dalla pagina “Il peggio di EFP”.
Andiamo subito al sodo e affrontiamo i punti principali!
Continua…
LEGGERE
Quello che ho notato in queste “ficcyne” è la pochezza dei contenuti e una enorme carenza intellettuale oltre che grammaticale. E’ un’invasione di storie copia-incolla prive di elementi originali (perfino i personaggi sono uguali!)
Visto che i giovani leggono poco e nulla, suppongo che questa carenza sia data proprio dalla lettura di testi tutti uguali oppure semplicemente dalla lettura di altre ficcyne che spingono le ragazzette a scrivere “come quell’autrice”.
Ebbene, non c’è nulla di più sbagliato! Quando consiglio di leggere, ho sempre inteso libri seri. Non robe come “Twilight”, “50 Sfumature” o quelle merdine, considerate libri, della collana “Harmony”. Questi libri hanno in comune dei pessimi stereotipi oltre che pessime storie viste e riviste, piene di cliché.
Posso capire che vengano letti da casalinghe annoiate, sono donne adulte con un cervello già ben formato. Ma delle ragazzine di 13 anni non dovrebbero, a meno che non leggano anche altro e si diano alla lettura scadente solo per farsi due risate o semplicemente per distrarsi.
Se piacciono i libri rosa, basta cercare qualcosa di valido in libreria invece dei soliti libretti di bassa lega con le solite storie scadenti basate solo su del sesso descritto male.
Leggere significa ampliare i propri orizzonti, acquisire nuove conoscenze, ampliare il proprio vocabolario e trovare nuove idee. Leggere libri con stile diverso aiuta ad acquisire una maggiore capacità narrativa e insegna ad affrontare situazioni diverse, che siano l’assassinio di personaggio X o una storia d’amore.
Leggere cose uguali non sviluppa l’ingegno e la capacità creativa, i personaggi sono tutti uguali e non si è capaci di pensare a qualcosa che sia diverso da essi. Lo stesso vale per le situazioni narrate.
Quindi, ragazzi, se leggete robetta come i libretti di Harmony o 50 sfumature… in realtà non state leggendo una cippa. State solo facendo del male al vostro cervello facendo suicidare gli ultimi neuroni che vi sono rimasti. Se volete andare sul sicuro, chiedete a chi di libri se ne intende, cercate su Google, che spesso e volentieri vi indica blog di recensioni molto validi.
INFORMAZIONE
Molti si chiederanno cosa c’entri l’informazione con la scrittura. No, un secondo, chi se lo chiede è il tipico scrittore da due soldi che scrive “tanto per”.
L’informazione è importantissima. Io dico sempre che la scrittura è un hobby, è libera, ma scrivere stronzate è diverso dallo scrivere cose decenti e corrette. Scrivere stronzate è prendere il lettore per il culo, propinargli cose che non esistono né in cielo e né in terra.
Farò un esempio banale: la protagonista è malata di un tumore particolare e le sono stati diagnosticati ben vent’anni di vita, è orfana e nessuno la vuole. Allora, partiamo col presupposto che non ho mai incontrato casi simili (e qui in Campania c’è il più alto tasso di tumori d’Italia!), ma perché mai vent’anni? Questa tizia si è informata prima di scrivere questo? Ma poi, se ha vent’anni di vita, si suppone che la malattia galoppi lentamente, quindi non c’è bisogno che la tizia resti in ospedale, vi pare? Io ho avuto parenti malati, quelli che ho perso sono resistiti uno o due anni. Quindi, vi prego, evitate tematiche che non conoscete!
Un altro punto che lessi e mi fece sbellicare fu il suicidio di un tizio che si era buttato da un balcone alto solo due metri. Unh, a me risulta che il danno minimo sia una rottura di ossa, non la morte! Cos’era? Un omino di marzapane? Un uomo-vigorsol?
Un altro esempio lampante fu quello di una ragazza a cui fu prescritto del medicinale perché incinta. Medicinale anti nausea. Solo perché è scritto su quei libretti del cazzo, non significa che sia vero! Ho fatto delle ricerche a riguardo e ho scoperto che anche quel medicinale viene usato con estrema cautela e solo se necessario. Diciamocelo, non è che ad ogni colpo di nausea mi prendo la pillola. E’ una stronzata bella e buona oltre che essere dannosa. Le medicine, qualsiasi esse siano, vengono somministrate alla futura madre solo se strettamente necessario, non perché ha la nausea. La gravidanza non è una malattia e le medicine non vanno prescritte così a cazzo. Un medico competente non farebbe mai una cosa simile.
Questo per dirvi che se dovete trattare di qualcosa, dovete sempre cercare da fonti affidabili. Se si parla di suicidi di quel tipo, chiedete a voi stessi “Ma è possibile crepare da quell’altezza?” (suppongo che quell’errore sia dato dall’incapacità di saper misurare i metri o da una distorsione delle proporzioni, boh); se volete parlare di gravidanza, andate su siti appositi o cercate nei libri o, meglio ancora, chiedete a vostra madre che sicuramente ne sa più di tanti altri! Non informatevi sui romanzi o altre fan fiction (soprattutto se di dubbia affidabilità, visto il livello culturale di certi autori) che possono dire le stronzate più colossali di tutte. Tutto ciò che ho messo nelle mie storie, ad esempio, è frutto di visioni di documentari la cui affidabilità credo sia buona.
PENSATE!
Scrivere non è solo raccontare un fatto, è anche saperlo comunicare. Bisogna essere capaci di descrivere le cose in modo tale che il lettore possa immaginarlo nella sua mente, saper comunicare i sentimenti dei protagonisti in modo tale che il lettore possa immedesimarvisi. Ma bisogna anche scrivere bene ciò che si vuole comunicare. Non dico che bisogna essere prolissi (io stessa odio i troppi giri di parole) ma neanche troppo sintetici, ed è necessario pensare che la protagonista assoluta è la grammatica, così tanto stuprata e torturata dalle autrici di “ficcyne”".
Il “pensare” fa riferimento a tutto. Dovete pensare come deve svolgersi una scena, come deve agire un personaggio, se quel personaggio va bene oppure no e che rapporto deve avere con gli altri. Ciò significa che dovete perderci del tempo! In che senso? Prima di iniziare un capitolo o una storia, dovete pensare a cosa tratterà, che personaggi appariranno, cosa accadrà e così via. Dopo aver fatto ciò, potete iniziare a scrivere e poi, a fine stesura, dovete rileggerlo controllando la grammatica e correggendo o modificando le cose che non vi piacciono. Io ci posso mettere anche un mesetto per un capitolo, vuoi per la mancanza di voglia, di ispirazione (eh, sì), oppure indecisione.
Ho notato che queste ficcyne sono scritte col culo, senza amore, senza dedizione e senza, soprattutto, aver impiegato del tempo per i dovuti controlli. Possono starci gli errori di battitura, che all’occhio possono sfuggire perché alcune parole, anche se scritte male, vengono percepite dal cervello come scritte bene. Ma quelli di grammatica, no! Se avete dubbi e vi scoccia cercare sul dizionario, usate Google! Quel sistema di ricerca è ottimo non solo per cercare yaoi e cagate varie!
Quindi, usate il cervello. Anche l’idea più idiota viene da lì, svilupparla invece è un altro paio di maniche. Qui viene richiesto di usare il cervello in modo attivo, di pensare. Le idee possono venire da ogni cosa, ma evitate quei libretti di merda, non sono costruttivi e per nulla utili!
L’AMBIENTAZIONE E IL PERSONAGGIO
Abbiamo già detto che scrivere impegna il vostro cervello, altrettanto richiede il creare l’ambientazione e i personaggi che si muovono in essa.
Ricordate: le azioni dei personaggi devono essere strettamente legate all’ambientazione. Sarebbe ridicolo far vivere “normalmente” una persona quando la sua città è in guerra e continuamente presa di mira da bombardamenti aerei.
Cercate di immedesimarvi nei vostri personaggi immaginando come potrebbero reagire a determinati avvenimenti o situazioni.
Ma non mi preme tanto parlare dell’ambientazione quanto del personaggio. L’analisi dell’ambientazione ci permette di creare un personaggio che si adatti alla perfezione. Vi spiegherò la cosa attraverso degli esempi.
Il personaggio X vive sulla Terra, è un essere umano, e la saga di cui fa parte impone il mantenimento di elementi normali. Creare un personaggio con capelli naturali rosa schoking e occhi improbabili è completamente fuori luogo e stupido. E’ un umano normalissimo e va rispettata la sua natura di umano. Niente occhi che cambiano colore in base all’umore, niente capelli che cambiano colore. Il colore strambo è permesso solo in caso di lenti a contatto o tintura.
Un’altra cosa da evitare e fargli fare troppe cose tutte insieme e non dargli storie ridicole. La solfa dell’adolescente stuprata è uno dei peggiori cliché, andrebbe trattato con delicatezza. Quando vedo che queste ragazzette scrivono di violenze, quasi come se ne gioissero, mi sale la rabbia, soprattutto quando il tutto è in prima persona. Posso sapere qual è il loro problema? Da quando lo stupro è una cosa bella? Fatevi una cura, ragazzine, e buttate quei libri schifidi che leggete, perché la colpa è anche e soprattutto loro.
Tornando al fatto di “non fargli fare troppe cose” , questi fa riferimento al cliché del personaggio eclettico e speciale, quello che deve stupire i personaggi principali. Un soggetto che dovrebbe essere “particolare” (particolarmente eccessivo direi) è, in realtà, monotono perché uguale a tutti gli altri: sterile e privo di caratterizzazioni davvero reali. Quando mi trovo davanti ad un personaggio giovane che parla 50 lingue diverse, che fa arti marziali, orfano ma che riesce inspiegabilmente a campare, che studia all’università (senza lavorare eh!), che balla, canta, suona; a momenti manca che sappia cucinare e che eccella in ogni sport e siamo a posto.
Sembra che la normalità sia noiosa. No, gente, la normalità è bella in quanto tale. Un personaggio normale è più vicino a noi. Può essere compreso più facilmente e apprezzato.
L’esempio di cui sopra è quello che ho incontrato in ogni ficcyna. Per renderlo normale, basta dargli un aspetto fisico umano, può essere biondo con occhi castani, castano con occhi verdi e così via; avere un carattere umano, evitate emo stereotipati e autolesionisti, voi non sapete cosa si prova e quindi vedete di non mancare di rispetto a chi davvero si taglia per malessere, grazie. L’autolesionismo non è una moda e non rende speciali solo perché ci si taglia. Se volete farlo malato, ripeto, informatevi sulla malattia! Molti lettori come me si incazzano a bestia leggendo certi scempi trattati malissimo perché ci sono ragazzi che non vivono come vorrebbero e solo loro sanno come ci si sente!
Continuando sui consigli: il personaggio può essere bravo in una lingua, se giovane, ma non la sa parlare perfettamente. Non credo che un ventenne orfano abbia la possibilità di studiare altre lingue e di frequentare l’università (contemporaneamente) contando che deve anche lavorare per campare (se il resto della famiglia non lo sostiene, ovviamente).
Ragazzi, dare troppo al vostro personaggio, riempirlo di abilità e caratteristiche assurde, non lo rende figo. E’ stupido e insopportabile. Io non credo che voi sappiate fare tutto, allora perché farlo fare al vostro personaggio? Cosa c’è di bello in tutto ciò? Dategli un paio di hobby come lettura e disegno (per esempio), come attività sportiva UNA SOLA (due se ci riesce, ma ricordate che ognuna prende tempo e basatevi sul suo carattere !). Quando parlate di “arti marziali” dovete sempre specificare. Arti marziali è un insieme di discipline come il karate, il taekwondo, il judo, il kung-fu e così via. Non potete dire che il vostro personaggio fa “arti marziali”. Ma soprattutto non potete dire che ne è campione. Campione significa che ha partecipato a delle competizioni su scala regionale o mondiale. Essere bravi, non vi rende campioni visto che la bravura è una qualità soggettiva (se io non sono brava in qualcosa, indubbiamente qualcuno che sa fare questa cosa mi sembrerà bravo). Quindi evitate superlativi, a meno che non sia davvero un campione. Nella mia storia di Pokémon, il mio personaggio, Lex, è Campione sia della lega di Johto che di Kanto, ma non ha sfidato i Super Quattro e Lance, ha partecipato solo al torneo di selezione riuscendo a sconfiggere i suoi avversari (un po’ come le leghe che vediamo nel cartone, per intenderci). Ciò significa che il suo è un titolo che non lo rende migliore di altri tanti allenatori che girano il mondo. Solo sfidando quei cinque gli sarà convalidato il titolo di Campione vero e proprio.
Ho dato più attenzione a quest’ultimo paragrafo perché sono i personaggi a portare avanti una storia. Se il personaggio è fatto male, la storia non regge. Se poi anche l’ambientazione è pessima e ad essa uniamo un italiano a dir poco orrendo, la pappa è fatta. Non lamentatevi se non ricevete recensioni o se ne ricevete solo di critiche (le critiche costruttive sono utili, ascoltatele se ne ricevete qualcuna!). Se volete scrivere, non basta “l’ispirazione”. Quella dà solo l’input. Dovete perdere tempo, curare e crescere la vostra storia perché l’idea non aiuta a sviluppare le scene, i capitoli e il carattere dei personaggi. Tutto viene da voi, dal vostro lavoro e dallo sforzo che fate per fare ciò che amate.
Spero di essere stata chiara. Voglio raccomandarvi quella pagina Facebook perché è divertentissima. Vi aiuterà a capire perché siamo messi malissimo e a cosa mi riferisco quando dico che i personaggi sono tutti uguali (Hope! Hope ovunqueee!!).
Ah, vi lascio la scala di colore degli occhi umani. Spero che vi sia utile! Ho visto gente che piazzava i colori più strambi. Gli occhi possono cambiare colore, ma, se non erro, solo in base alla luce e si parla di un cambio mooolto leggero. Avevo un’amica i cui occhi cambiano da castano scuro a chiaro.
Idem per i capelli: la luce del sole può schiarirli, ma è un effetto naturalissimo, accentuato dall’acqua marina.
Ogni cosa ha una sua spiegazione. A riguardo vi linko un articolo sull’Eterocromia, occhi di colore diverso. Ecco il link. Nell’essere umano funziona in quel modo, ricordatevelo.
Brava Maya: diglielo tu a quegli scrittori da quattro soldi! u.u
RispondiElimina*corre a nascondere tutto ciò che aveva scritto lei per evitare che Maya scopra le sue "opere"*
Meglio che non ti mostri ciò che scrissi io anni e anni or sono XD Credimi :°D
RispondiEliminaNo, va be', io posso non essere pienamente soddisfatta di tutto ciò che scrivo ma i livelli di orrore che ho scoperto sulla pagina FB che dicevi non li ho mai nemmeno sfiorati xD
RispondiEliminaGli errori accidentali sono commessi un po' da inesperienza (che si acquisisce col tempo) e un po' dalla scarsa conoscenza della struttura di un testo se non anche della grammatica. Ma la cosa è risolvibile scrivendo di più, usando un dizionario e, se si hanno dei dubbi, cercando le regole grammaticali. Cioè, il problema è semplice da risolvere X°D Ma ci sono persone proprio recidive nonostante i consigli D:
Elimina"Era una notte buia e tempestosa quando Hope arriva davanti alla porta dell'appartamento del quinto piano interno sette,, e bussa.
EliminaSenti dei passi e alla porta c'era *prego inserire un qualsiasi personaggio dietro cui sbavare*..."
x°D
Hai dimenticato tutta la prosopopea sul suo passato di merda e sul fatto che sia autolesionista X°D
RispondiEliminaQuella la tenevo da parte per deliziarti con un seguito, Maya cara :'3
EliminaAh X°D
Elimina