Child of light- Impressioni a caldo

Child of light è un RPG rilasciato su quasi tutte le piattaforme attuali nel 2014 e è anche acquistabile su Steam.

La critica lo ha sempre ritenuto un ottimo RPG e allora perché non provarlo? Sto scrivendo questo post di getto e quindi senza particolare impegno. Ho deciso di fare così per tutte le cose in modo tale che il tutto sia più spontaneo e poi posso trattare di più cose ehehehe.

Allora, che dire di questo gioco? Se vi piace l’ambientazione fiabesca, quasi da sogno –perché è un sogno-, con sfondi in acquerello e grafica piacevole con trama abbastanza lineare, questo gioco fa per voi.
In poche parole: la bambina Aurora deve salvare le terre di Lemuria e sconfiggere un temibile nemico che ha rubato il Sole, la Luna e le stelle. E non vi dico altro! Anche perché sto giocando in blind, alla cieca, non voglio spoilerarmi nulla.

 

Per quel che riguarda il gameplay, direi che è abbastanza semplice, soprattutto per me che uso il controller della XboX invece della tastiera (lo raccomanderei per molti giochi per pc, a dire il vero. E non costa nemmeno molto).
Potete spostarvi in un modo 2D, fatto con sfondi davvero colorati e ben fatti (adoro l’acquerello!). La cosa curiosa è che il personaggio di Aurora è in realtà un modello in 3D ma non stona per nulla con il contesto.
Potrete controllare anche Igniculus, una lucciola che vi seguirà ovunque e vi aiuterà in diversi modi. Questo personaggio può essere usato sia da voi, con tasti diversi (basta vedere nelle opzioni di gioco) che con il secondo analogico del controller, oppure da una seconda persona che voglia giocare con voi.

 

 

Volevo parlavi un attimo dei combattimenti. Questi si eseguono a turni e se avete giocato ai vecchi Final Fantasy, credo che non abbiate problemi con questi qui. Durante la lotta, Igniculus può rallentare i nemici se lo fate splendere davanti ad essi. Quindi può essere determinante per una vittoria e la sconfitta. Piccolo trucchetto ingegnoso, secondo me, visto che le battaglie si basano sulla velocità dei nemici. E tale velocità è segnata su una barra. Quindi l’ordine di attacco seguirà la posizione dei personaggi (nemici o amici) su tale barra. Poiché questa barra si carica, si può rallentare il caricamento dei nemici accecandoli con la luce della lucciola col risultato che attaccheranno dopo. Se siete più lenti del nemico, questo può attaccarvi e interrompere il vostro di attacco. Quindi l’uso di Igniculus può cambiare tante cose durante uno scontro.

Vi ho illustrato le caratteristiche generali, ma c’è anche altra roba da vedere andando nel menù Start come il crafting di potenziamenti vari, statistiche e punti abilità. Dovrete scoprirlo voi. Io mi sto limitando solo ad una panoramica del gioco.

Passiamo alle mie impressioni personali. Il gioco sembra promettere bene. La trama non è complicata, i combattimenti non sono complessi ma qualcosa mi dice che lo saranno. Non ho ancora studiato bene la questione del crafting per pigrizia ma lo farò appena ne avrò l’occasione. Per ora mi limito a giochicchiarci visto che non sono nemmeno su un pc mio è di mia madre e le prestazioni qui non sono il massimo ma sicuramente migliori del pc che avevo prima tant’è che non posso giocare a Ori and the blind forest (molto simile a Child of Light per l’impostazione grafica ma non “acquerellato”) che richiede un impegno maggiore da parte del pc. Va beh, pazienza.
Ma non divaghiamo. Non so esattamente cosa mi piaccia di questo gioco. Di solito si dice che è questione di pelle e penso che sia questo il caso, soprattutto perché mi piace l’ambientazione. Questo titolo è la prova che non è necessaria una mega grafica per fare bei giochi. L’ambientazione è semplice ma complessa nel suo insieme (è pur sempre acquerello), i giochi di luce donano quel non so cosa di magico all’atmosfera. Ribadisco questo concetto perché adoro i giochi così e che ormai si basa sempre tutto sui mondo in 3D.
I dialoghi tra i personaggi sono tutti in rima e il che la rende una cosa molto carina, secondo me. Immagino anche la fatica di scrivere tutto in questo modo.
Un’altra cosa che mi piace molto è la musica di background, molto a tema con il resto del gioco. Nulla di entusiasmane, ma molto gradevole soprattutto perché adoro il pianoforte.
Per ora non ho pecche da trovargli, se penso che sia necessario aggiungere altro, editerò questo articolo.

Ci vediamo alla prossima! Almeno spero. La scuola mi porterà via più di quanto avevo previsto, ma sappiate che non sono sparita!