martedì 13 maggio 2014

Scuola Comics di Napoli

E’ incredibile di come una telefonata possa cambiare una giornata nera in qualcosa di bellissimo. Ovviamente lascio le illusioni a chi non sta con i piedi per terra visto che non sono il tipo da pensare in grande.

Insomma, mi iscrivo alla Scuola Internazionale di Comics.
Non è stata davvero una scelta improvvisa. La telefonata è arrivata ieri pomeriggio da mio padre che per qualche strano motivo mi ha proposto questa strada.

                                                           Continua….

In realtà erano anni che ci pensavo. Inizialmente volevo optare per l’Accademia di Belle Arti, ma, avendo fatto il classico e non il liceo artistico, avrei dovuto fare un periodo di preparazione e non sarebbe stata la stessa cosa. All’epoca non pensai minimamente alla Scuola Comics, ad eccezione di quando, un paio di anni fa, mi consegnarono il depliant della Scuola, al Comicon di Napoli. E qualcosa nella mia testa iniziò a ronzare.

Ho sempre amato il disegno e lo considero un ottimo mezzo di comunicazione. Dunque posso affermare che, andando a questa scuola, si realizzerebbe il sogno di una vita: migliorarmi, acquisire nuove tecniche, avere anche nuove opportunità di lavoro (che sia fumetto, disegno pubblicitario o nel campo videoludico).

Purtroppo ho una madre troppo legata alle cose tradizionali. Per lei, al di fuori di medico, professore, eccetera, non c’è altro. L’unica alternativa sarebbe quella di andare a fare da cameriere.

Allora, partiamo col chiarire che NULLA è facile. Ed io per prima mi aspetto un percorso non facilissimo. Molti aspiranti fumettisti sono anche disoccupati, ma anche chi ha la laurea lo è. Cosa cambia? Noto che chi ha questo famigerato pezzo di carta non lo sfrutta a pieno, lavorando per privati a far fotocopie e a portare il caffè. Altri si arruolano nell’esercito (e dunque non ci si sente neanche soddisfatti).  Ebbene, io non vorrei insegnare giacché l’unica strada che potrei percorrere è questa, che altro sbocco mi darebbero Lettere Moderne (o Classiche)? Non mi sentirei soddisfatta perché, diciamocelo, ciò che vorrei fare è altro. Anche se sarà difficile, soprattutto sfondare. I raccomandati sono ovunque, ma c’è una differenza: qua se non sei bravo, se non fai pubblico, perdi in partenza. Dunque è il campo in cui vengono messi davvero in gioco le proprie capacità e i meriti. I corsi che dovrei seguire, dunque, mi permetterebbero di perfezionare ciò che so fare e di imparare cose nuove, inoltre il lavoro che dovrei fare mi consentirebbe di mettere in pratica TUTTO quello che ho appreso (a partire dalla prospettiva, allo stile realistico, al chiaro scuro, all’impaginazione eccetera) facendomi sentire davvero soddisfatta.

Poi aggiungo che, essendo una scuola internazionale, mi consentirebbe anche di andare all’estero. Il disegno è una cosa che non ha barriere, può andare ovunque. Ovviamente questa sarebbe una scelta da fare in casi estremi. Avrei già un piano per prepararmi il terreno, grazie Flavio per la chiacchierata di ieri sera e per i suggerimenti!

Comunque sia, devo andare alla sede per maggiori informazioni sui corsi, i costi eccetera. Non avete idea di come mi senta in questo momento! Non mi faccio illusioni, e di certo non sono come Mao Zedong e il suo “volere è potere”. Ma sono del parere che se qualcosa piace, se ci si impegna e se ci sono le basi, si può fare qualcosa. Non penso di essere male nel disegno, devo solo migliorare con l’anatomia (E lì ci saranno corsi base appositi) e in alcune cosette. Inoltre non pretendo di diventare qualcuno (se succedesse, non me la prenderei a male però ahahaha). Ma mi piacerebbe lavorare in un campo che coinvolga anche la mia passione.
Quando andrò a Napoli, mi schiarirò le idee sugli sbocchi lavorativi che sicuramente non sono pochissimi contando come stano cambiando il mondo e la comunicazione.

Insomma, speriamo in bene! *fangirleggia*

4 commenti:

  1. Che dire se non: In bocca al lupo :D
    Fai quello che ti piace fare, che già il mondo del lavoro è brutto senza costringersi in attività fastidiose :D

    PS: Mia sorella ha fatto Lettere Moderne e le ha provate tutte. Pur essendosi laureata qualche mese prima di me (ero fuoricorso, sono la maggiore, ma ad Ingegneria è molto comune sforare i tempi ;-P) io lavoro da più di un anno (e da sei mesi ho il contratto a tempo indeterminato), mentre lei ancora cerca, studia e gira. Quindi, come si suol dire "Carpe Diem" :D

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    1. Purtroppo è una situazione di stallo questa, posto non ne trova neanche un laureato, e la cosa dà sui nervi. A sto punto preferisco farmi questi 3 anni di corsi, migliorare concretamente qualcosa e cercare un lavoro che, bene o male, mi soddisfi. Non sopporterei di fare qualcosa che mi sta sullo stomaco e che magari non sia funzionale alla laurea che ho preso >.>

      Un mio amico sta facendo il master per il turismo, ha fatto l'Orientale. Tutto questo per sfruttare la sua laurea. Insomma, è solo una partenza, dopo ti aspettano master, concorsi e co e devi sperare che ti prendano O__o

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  2. Ciao anche io vorrei iscrivermi facendo writing e street art da anni volevo provare a sfruttare questa cosa..pensavo anche io d iscrivermi questo anno ma ho ancora un po di dubbi se funziona bene o meno se ti migliora o no insomma volevo chiederti se ne sai qualcosa più di me XD

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    1. Se non ti eserciti è ovvio che non migliori. La scuola è molto relativa. Questa ti prepara a livello professionale, quindi avrai un attestato che ti dice che sei un Illustratore/grafico/scultore eccetera. Gli stessi professori hanno ribadito più volte di "non fare solo i compiti assegnati" ma anche di continuare da soli. Di certo non si migliora perché i professori sono dei maghi X°D Tutto sta nello studente e da quanto si impegna =P

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