martedì 3 giugno 2014

Il colloquio!

In precedenza vi ho parlato del famigerato colloquio per la Comics. Ebbene, ci sono andata oggi e sono emerse tante cose interessanti.

La cosa che mi ha colpita è che anche il professore (insegna fotografia e prospettiva) ha giudicato come normale il mio modo di disegnare. Cosa intendo dire? Che non sono niente di speciale, rientro nella norma. Che, in una scala da 1 a 10, io sono 5. Insomma, lo dissi tempo fa a mio padre, e mi ha fatto immensamente piacere che qualcun altro abbia concordato con me solo guardando i miei lavori. Mi sento particolarmente soddisfatta.

Nel colloquio si è parlato di prospettive di lavoro. Ovviamente ho scelto Illustrazione, che dà più sbocchi del fumetto, quest’ultimo è qualcosa che coltiverò come un semplice hobby. Alla fine mi piace anche disegnare una scena singola e per me non è affatto un problema. In futuro si deciderà se iniziare il corso di Colorazione Digitale, che sarebbe un vantaggio ulteriore per il lavoro (gli illustratori solitamente chiamano qualcuno a colorare i loro disegni, in caso di roba digitale) visto che potrei lavorare anche al colore, senza il bisogno di ricorrere a terzi, come si suol dire. Almeno l’illustrazione sarà totalmente mia, dalla bozza al colore.

Ci sarà anche una borsa di studio per chi prende 27/30, io ci proverò così o aiuto mio padre a pagare i corsi, oppure mi conservo i soldi per una vacanza oppure per andare da qualche parte. Si vedrà. E’ ancora presto per parlare.

Per ora mi è stato consigliato di copiare, copiare tanto e solo con la matita, niente pastelli, penne, tavoletta grafica. Solo matita e foglio. Il professore ha gradito molto di più i disegni a matita (Scoiattolo regna X°D) e ha capito che ho comunque quello che serve: passione e capacità di muovere la matita. Insomma, devo solo esercitarmi, ma questo era ovvio! Ah, per copiare si intende dal vivo, non tracciando, cosa che non sopporto visto che è inutile (è una cosa su cui ho riflettuto a lungo). Il cervello non viene spronato a guidare la mano e quindi non si impara nulla (dite ciò che volete, ma se riflettete, la conclusione è questa). Ci ho riflettuto molto dopo questo colloquio e ho capito.

Comunque, riprendere una matita in mano è stata una cosa bellissima. Spero di esercitarmi a più non posso in questo periodo. Sarà un’estate all’insegna del disegno!

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